LA SUPERVISIONE DALL’ITALIA NON FA STABILE ORGANIZZAZIONE

Di Enrico Holzmiller L’applicazione del concetto di residenza fiscale va valutata attentamente (anche con l’ausilio delle convenzioni internazionali) laddove vi siano situazioni “ibride”, tipicamente nei casi di società straniere la cui attività risulti sviluppata in parte nel paese straniero in cui ha sede legale, in parte in Italia. In tale ambito pare interessante la Sentenza […]

LA STABILE SVIZZERA NON FA SOCIETA’ ESTEROVESTITA

Di Enrico Holzmiller La differenza tra stabile organizzazione e società esterovestita è nota agli addetti ai lavori: mentre la prima è una sede secondaria estera di società residente, l’esterovestizione identifica una società “autonoma”, formalmente residente all’estero ma da considerarsi italiana ai fini fiscali. Se tuttavia la distinzione concettuale è chiara, nella pratica la distinzione tra […]

START-UP INNOVATIVE: ISCRIZIONE AL REGISTRO SPECIALE NON PRECLUSIVA SE IL BENEFICIO E’ SUCCESSIVO

Di Enrico Holzmiller L’iscrizione al registro speciale delle start-up innovative assume valore dichiarativo e non costitutivo della natura delle stesse e, pertanto, la mancata o ritardata iscrizione non preclude l’attribuzione del beneficio fiscale, se goduto successivamente. Questa è la conclusione cui perviene la recente sentenza n.1348/2023 della Cgt primo grado Milano. Il caso prospettato vede […]

In italiano i primi cinque principi ESRS

Il CNDCEC ha pubblicato in italiano i primi cinque principi di redazione del bilancio di sostenibilità secondo la Corporate Sustainability Reporting Directive (CSRD).

Bilancio di sostenibilità ESG: nuovi ESRS più “soft”

La Commissione Europea ha pubblicato in consultazione la bozza di regolamento delegato che adotterà il primo set dei principi di redazione del bilancio di sostenibilità secondo la Corporate Sustainability Reporting Directive (CSRD). Tale bozza prevede una introduzione più soft dei principi European Sustainability Reporting Standards (ESRS).

La valutazione degli intangible assets secondo gli International Valuation Standards

La valutazione degli intangible assets rappresenta oggi un tema ampiamente dibattuto, reso attuale dal sempre più elevato numero di transazioni, nonché dalle normative agevolative a beneficio di coloro che su tali assets realizzano cospicui investimenti (“Patent Box”). L’IVS 210 costituisce una valida guida di riferimento per l’inquadramento degli approcci metodologici e per l’applicazione dei singoli criteri.

Premio di maggioranza e sconto di minoranza

Premi e sconti rappresentano uno degli aspetti più controversi della business valuation: da una parte essi costituiscono un necessario correttivo volto a valorizzare i diversi business interests espressi dagli attori aziendali; dall’altra, sussistono varie difficoltà applicative, soprattutto nella individuazione di range di riferimento universalmente accettabili. Nel contributo sono prese in esame le varie tipologie di premi e sconti utilizzate nella prassi.

Multipli equity-side

Il valore di un’azienda può essere calcolato attraverso con un approccio asset-side o equity-side. Secondo l’approccio equity-side, il multiplo è pari al rapporto tra l’Enterprise Value e una misura di performance “levered”.

Multipli asset-side

Il valore di un’azienda può essere calcolato attraverso con un approccio asset-side o equity-side. Secondo l’approccio asset-side, il multiplo è pari al rapporto tra l’Enterprise Value e una misura di performance “unlevered”.

Il Dividend Discount Model (DDM)

Il dividend discount model è utilizzato per la valutazione delle aziende che presentano elevati flussi di cassa e propensione alla distribuzione dei dividendi. Per le sue caratteristiche intrinseche, l’applicabilità del metodo è limitata, soprattutto perché offre una prospettiva di creazione di valore nell’esclusiva ottica dell’azionista.

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