Di recente pubblicazione in italiano sono i primi cinque moduli di dieci che illustrano i dodici principi ESRS (European Financial Reporting Standards) con cui vengono delineate le regole a cui devono conformarsi le imprese nel rendicontare la “sostenibilità” secondo quanto previsto dalla Direttiva sul Corporate Sustainable Reporting, nota con l’acronimo CSRD (direttiva 2022/2464/UE).
Nello specifico, nel primo set di regole da osservare nella rendicontazione sulla sostenibilità sono contenuti i principi di carattere trasversale (cross- cutting): ESRS 1 e ESRS 2, rispettivamente attengono ai requisiti generali ed alle informazioni generali a cui si devono uniformare tutte le imprese.
A questi si affiancano dieci principi a carattere tematico, di cui cinque rivolti all’ambiente e quattro alla sfera sociale, uno alla governance. In particolare, le tematiche ambientali sono:
- ESRS E1 i cambiamenti climatici;
- ESRS E2 l’inquinamento;
- ESRS E3 le risorse idriche e marine;
- ESRS E4 la biodiversità e gli ecosistemi;
- ESRS E5 l’uso delle risorse e l’economia circolare.
I temi sociali attengono a:
- ESRS S1 la propria forza lavoro;
- ESRS S2 i lavoratori presenti nella catena del valore;
- ESRS S3 i consumatori e gli utilizzatori finali;
- ESRS S4 le comunità interessate.
Infine, il tema della Governance si sostanzia nelle linee da seguire nella condotta aziendale.
Con riguardo ai primi cinque moduli tradotti in italiano e pubblicati sul sito del CNDCEC, gli stessi contengono, singolarmente presi, una presentazione del principio stesso e una sessione “formativa” ognuna delle quali accompagnata da un video in lingua inglese. Inoltre, è presente una lettera di presentazione, una nota alla procedura appropriata, una nota esplicativa e alcune appendici utili a cui attingere per orientarsi nei contenuti degli standard di riferimento.
Preme ricordare la ratio che sta alla base dell’introduzione degli ESRS: la realizzazione di un nuovo sistema “armonizzato” di rendicontazione della sostenibilità in Europa con il quale riuscire a predisporre un report di sostenibilità che renda comparabili i dati in esso contenuti, quindi, renda confrontabili i vari modelli di business, di governance, di valutazione degli impatti, rischi e opportunità afferenti alle diverse imprese.