ESG

Bilancio di sostenibilità ESG: nuovi ESRS più “soft”

La Commissione Europea ha pubblicato in consultazione la bozza di regolamento delegato che adotterà il primo set dei principi di redazione del bilancio di sostenibilità secondo la Corporate Sustainability Reporting Directive (CSRD). Tale bozza prevede una introduzione più soft dei principi European Sustainability Reporting Standards (ESRS).

La Direttiva 2464/UE/2022 nota come CSRD, Corporate Sustainability Reporting Directive CSRD,ha introdotto il Report di Sostenibilità (Sustainability Report, SR)  che sostituisce le attuali dichiarazioni non finanziarie (DNF) e prevede l’obbligo di fornire, nella Relazione sulla Gestione, le informazioni necessarie a comprendere sia l’impatto dell’attività d’impresa sull’ambiente, sulla società e sulle persone, che, contestualmente, l’impatto di questi ultimi sull’attività d’impresa secondo il cosiddetto principio della doppia materialità (double materiality).Tra le principali novità introdotte dalla CSRD si ricorda l’emanazione di standard europei ESRS (European Sustainabilty Reporting Standards) da parte della Commissione Europea sulla base della consulenza tecnica fornita dall’EFRAG (European Financial Reporting Advisory Group) al fine di armonizzare i criteri di rendicontazione.  A tal riguardo lo scorso 9 giugno la Commissione Europea ha pubblicato in consultazione la bozza di atto delegato (Delegated act) preliminare all’adozione dei suddetti standard (ESRS). Dalla data di pubblicazione decorre un tempo di quattro settimane in cui tutti i cittadini europei nonché tutti i portatori di interessi (stakeholders) potranno apportare dei commenti a tali principi da sottoporre all’attenzione della Commissione Europea. Pertanto, il 7 luglio è previsto il termine di chiusura per la citata consultazione, cosicché entro, al più tardi, la fine di agosto l’atto delegato possa diventare definitivo unitamente ai principi in esso contenuti e applicabili fin dal 1° gennaio 2024, primo anno di applicazione della nuova reportistica di sostenibilità obbligatoria per le imprese già soggette a redigere la DNF.

 Nella bozza, la Commissione Europea ha apportato delle modifiche agli Esrs rispetto a quelli elaborati inizialmente dall’EFRAG, sebbene ne sia rimasta inalterata la struttura complessiva, al fine di rendere più “leggera” l’introduzione di questi principi. In particolare:

  • Materialità: tutti i principi saranno sottoposti alla valutazione di materialità ad esclusione del principio Esrs 2 che contiene le “informazioni generali”;
  • Ulteriore gradazione nel tempo degli obblighi di rendicontazione:
  • le imprese con meno di 750 dipendenti potranno omettere 1) i dati sulle emissioni di gas serra Scope 3 nel primo anno; 2) l’informativa prevista dall’Esrs S1 “Forza lavoro propria” nel primo anno; 3) l’informativa prevista dall’EsrsE4 “biodiversità ed ecosistemi” nei primi due anni; 4) tutti gli standard non relativi alla propria forza lavoro nei primi 2 anni (EsrsS2 “lavoratori nella catena del lavoro”, Esrs S3 “Comunità interessate”, Esrs S4 “Consumatori e utenti finali”);
  • Tutte le imprese potranno omettere nel primo anno le seguenti informazioni: effetti finanziari previsti relativi a questioni ambientali non climatiche (EsrsE1 “Inquinamento”, EsrsE3 “acqua e risorse idriche”, EsrsE4 “biodiversità”, EsrsE5 “Uso delle risorse e dell’economia circolare”); determinate informazioni relativamente alla propria forza lavoro ESRS S1 quali protezione sociale, persone con disabilità, malattie gravi e legate al lavoro, equilibrio tra lavoro e vita privata;
  • Informative rese volontariamente e non obbligatorie: i piani di transizione alla biodiversità, indicatori relativi ai “non dipendenti” della forza lavoro dell’impresa, la spiegazione di non materialità di alcune materie di sostenibilità;
  • Maggiore flessibilità in alcune informative: la metodologia adottata per la valutazione della materialità, l’informativa relativa agli effetti finanziari derivanti dai rischi di sostenibilità e allo stakeholder engagement.

Ulteriori modifiche sono state apportate all’Esrs G1 “condotta aziendale” relativamente a corruzione e concussione ed alla protezione dei whistleblowers.

La Commissione prevede di adottare nel 2024 anche gli standard di settore e per le Pmi.

CONCLUSIONI

Le significative semplificazioni introdotte sugli Esrs fanno emergere la volontà della Commissione Europea a facilitarne la corretta applicazione soprattutto in una fase di iniziale adozione.

Autore

Dott.ssa Mariateresa Arcuri
Dottore Commercialista
Revisore Legale
Keywords: ESRS, modifiche della Commissione Europea al primo set di ESRS predisposti dall’EFRAG, bilancio di sostenibilità secondo la CSRD.