La valutazione degli intangible assets secondo gli International Valuation Standards
La valutazione degli intangible assets rappresenta oggi un tema ampiamente dibattuto, reso attuale dal sempre più elevato numero di transazioni, nonché dalle normative agevolative a beneficio di coloro che su tali assets realizzano cospicui investimenti (“Patent Box”). L’IVS 210 costituisce una valida guida di riferimento per l’inquadramento degli approcci metodologici e per l’applicazione dei singoli criteri.
Premio di maggioranza e sconto di minoranza
Premi e sconti rappresentano uno degli aspetti più controversi della business valuation: da una parte essi costituiscono un necessario correttivo volto a valorizzare i diversi business interests espressi dagli attori aziendali; dall’altra, sussistono varie difficoltà applicative, soprattutto nella individuazione di range di riferimento universalmente accettabili. Nel contributo sono prese in esame le varie tipologie di premi e sconti utilizzate nella prassi.
Multipli equity-side
Il valore di un’azienda può essere calcolato attraverso con un approccio asset-side o equity-side. Secondo l’approccio equity-side, il multiplo è pari al rapporto tra l’Enterprise Value e una misura di performance “levered”.
Multipli asset-side
Il valore di un’azienda può essere calcolato attraverso con un approccio asset-side o equity-side. Secondo l’approccio asset-side, il multiplo è pari al rapporto tra l’Enterprise Value e una misura di performance “unlevered”.
Il Dividend Discount Model (DDM)
Il dividend discount model è utilizzato per la valutazione delle aziende che presentano elevati flussi di cassa e propensione alla distribuzione dei dividendi. Per le sue caratteristiche intrinseche, l’applicabilità del metodo è limitata, soprattutto perché offre una prospettiva di creazione di valore nell’esclusiva ottica dell’azionista.
Il metodo dei moltiplicatori e la scelta del peer group
La scelta del campione di società similari o di transazioni comparabili costituisce uno dei passaggi più delicati nell’applicazione del metodo dei multipli, in quanto influisce direttamente sul valore attribuito alla società target. Nel contributo è definita una value map in grado di guidare il professionista nella composizione di un panel ispirato a logiche coerenti.
Il Terminal Value (valore finale) nel metodo DCF
Nell’ambito del Discounted Cash Flow (DCF) method il valore finale sintetizza i flussi di cassa a regime, ovvero i flussi che saranno prodotti dopo l’orizzonte temporale preso a riferimento per l’elaborazione del business plan. La determinazione di tale grandezza non è automatica e richiede una buona dose di sensibilità da parte del valutatore.
Il tasso di attualizzazione: WACC e CAPM
Il metodo Discounted Cash Flow (DCF) è storicamente quello più diffuso per la valutazione delle aziende. Di seguito sono forniti alcuni spunti per la determinazione del tasso di attualizzazione in una prospettiva asset-side (WACC) e equity-side (CAPM).
I flussi di cassa attesi, il tempo e il rischio nel metodo DCF
Il metodo Discounted Cash Flow (DCF) è storicamente quello più diffuso per la valutazione delle aziende. Di seguito sono forniti alcuni spunti per il trattamento dei flussi di cassa attesi o “expected cash flows”.
La logica del metodo DCF
Il metodo Discounted Cash Flow (DCF) è storicamente quello più diffuso per la valutazione delle aziende. Di seguito è illustrata la logica di fondo e si rimanda ai singoli approfondimenti per analizzare le componenti della formula.