Secondo l’income approach il valore di un’azienda può essere calcolato in base ai cash flows che essa sarà in grado di generare nel futuro. Tale metodo prende anche il nome di Discounted Cash Flow (DCF):

dove:
ECF = Expected Cash Flows o flussi di cassa attesi
i = Tasso di attualizzazione
t = Numero di anni di proiezione dei flussi
TV = Terminal value o Valore finale
PFN = Posizione finanziaria netta
La logica alla base del metodo è che un operatore razionale è disposto a riconoscere a un business un valore almeno pari a quello recuperabile in una prospettiva temporale accettabile. In pratica, se un soggetto investe 1.000.000 euro per acquistare un’impresa, si aspetta di recuperare l’investimento in “t” anni e di ricevere una congrua remunerazione a partire dall’anno “t+1”. Un orizzonte temporale di 5 anni può essere ritenuto congruo; se esso è di 25 anni, probabilmente sono poche le persone disponibili ad attendere un termine così esteso prima di recuperare il capitale.
Secondo la Teoria della Finanza il valore di ogni financial asset è funzione dei cash flows generati nell’arco della vita utile residua dell’attività stessa, della distribuzione dei flussi nel corso del tempo, e della incertezza riferibile alla effettiva manifestazione di tali flussi.
In altre parole, un soggetto è disponibile a investire denaro in un financial asset nella misura in cui il rischio sia adeguato al suo profilo e la remunerazione sia congrua rispetto alle sue aspettative.
Nelle prossime pagine sono presi in esame i componenti della formula, ovvero:
- i flussi di cassa attesi;
- il tasso di attualizzazione;
- il Terminal Value.